Abbazia

Dopo il primo insediamento dei monaci di S. Equizio, legato alla famiglia Anicia cui S. Gregorio Magno apparteneva, l’originario monastero eremo passò, per un breve periodo, a ridosso del X secolo, sotto la giurisdizione cluniacense. Distrutto successivamente da incursioni saracene, agli inizi del XII secolo fu ricostruito ad opera di San Giovanni da Matera, pellegrino al celebre santuario micaelico di Monte Sant’Angelo, ove “una donna, degnissima di venerazione per l’aspetto di serena pietà, con la mano gli indicò dove dovesse andare per edificare una chiesa”: è la Madre di Dio – secondo il canone iconografico – odigitria, “colei che indica la via”, la perpetua custode di Pulsano, che in seguito sarebbe sempre stata venerata con grandissima devozione dalle popolazioni locali, anche nei periodi di abbandono da parte dei monaci.

FONTE: abbaziadipulsano